giovedì 30 novembre 2017

MPS: OBBLIGAZIONI AD ALTO RISCHIO VENDUTE A UN ULTRAOTTANTENNE

Una famiglia che ha visto dimezzare i propri risparmi, scoprendo che all’anziano capofamiglia, 85enne al momento dell’acquisto di obbligazioni subordinate di Banca Mps, era stato venduto un titolo ad altissimo rischio. 


E non sono pochi i casi del genere in tutta Italia, oltre che in Maremma, provincia da sempre “cara” al Mps. 

Ricordiamo che con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze del 28 luglio 2017  le obbligazioni subordinate di Banca Mps sono state convertite in azioni di nuova emissione con rapporti di cambio prefissato. L’unico bond che può dirsi praticamente salvato dallo Stato è quello con scadenza 2018 che sarà rimborsato esclusivamente in favore dei risparmiatori non professionali con una perdita di circa l’80% sul valore nominale di rimborso. In realtà si è dimenticato che ci sono altre subordinate emesse dalla Banca Mps negli anni successivi al 2008, destinate a investitori istituzionali e che dopo la loro emissione sono state girate alla clientela retail, quindi anche ai poveri risparmiatori ignari del rischio e inconsapevoli della complessità del titoli. Ad oggi questi titoli, con il cambio prefissato in azioni e il titolo della Banca in picchiata, fanno registrare per i risparmiatori una perdita di oltre il 50%».


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Così come per i bond delle quattro banche note per avere venduto obbligazioni poi rivelatesi un flop (Marche, Etruria, Ferrara e Chieti) è possibile verificare se la condotta tenuta dalla banca in sede di vendita sia stata corretta alla luce degli obblighi informativi e prudenziali previsti dal Testo unico di intermediazione finanziaria e agire in giudizio nei confronti della Banca Mps per ottenere il ristoro dei danni.


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